Come scegliere la potenza della caldaia (kW): guida completa al dimensionamento corretto

Scegliere la corretta potenza della caldaia è fondamentale per riscaldare casa senza sprechi e consumi elevati.
In genere, una caldaia da 24 kW riscalda fino a 90 mq, una da 28 kW arriva a 130 mq e una da 30 kW copre fino a 150–180 mq.
In questa guida scoprirai come calcolare la potenza della caldaia, quanti kW servono per la tua abitazione e come scegliere il modello più adatto.
Devi sostituire la tua caldaia? Ecco come scegliere la potenza giusta
Se stai pensando di sostituire la tua vecchia caldaia, è fondamentale capire quali elementi valutare per fare una scelta davvero conveniente.
Prima di entrare nel dettaglio della potenza in kW e del calcolo dei fabbisogni, è utile conoscere le differenze tra le principali tipologie di caldaie e i vantaggi della tecnologia a condensazione.
Solo dopo questa panoramica potrai passare al dimensionamento corretto, evitando sovra-consumi o scarsa resa termica.
Caldaia tradizionale o a condensazione? Quale scegliere oggi
La sostituzione della caldaia è una spesa importante che richiede attente valutazioni preventive. Prima di analizzare i costi, è importante possedere informazioni corrette e precise su: funzionamento, efficienza e consumi delle varie tipologie di caldaie esistenti. Una differenza che conferisce notevole peso sulla scelta da prendere, è quella tra la caldaia a gas tradizionale e la caldaia a condensazione.
Una caldaia a condensazione è una tipologia di caldaia che permette di ottenere una maggiore efficienza a livello di consumi, garantendo quindi una notevole convenienza economica a lungo termine.
Prediligere l’acquisto di una caldaia a condensazione permette, nel tempo, di avere un notevole risparmio sulla bolletta del gas grazie a una tipologia di riscaldamento che sfrutta una tecnologia in grado di recuperare il calore latente presente nei fumi di scarico per preriscaldare l’acqua in ingresso alla caldaia. Abbinando alla caldaia le termovalvole e i termostati evoluti, si riesce a raggiungere il doppio obiettivo di abbassare i consumi e migliorare il comfort termico in casa.
Installando quindi una nuova caldaia a condensazione con termo-valvole e termostato evoluto annessi, il sistema di riscaldamento è in grado di mantenere una certa costanza di temperatura, bilanciando il calore e agendo solo nelle stanze ove ce ne sia bisogno. Grazie a questo sistema di regolazione, non avrai alcuno spreco di energia termica e il tuo sistema di riscaldamento sarà molto più prestante ed efficiente.
Bisogna comunque precisare che, per legge, le aziende che realizzano caldaie a gas sono obbligate, dal 2017, a produrre solo Caldaie a Condensazione. Tuttavia sul mercato sono ancora disponibili dei modelli tradizionali, frutto di rimanenze di magazzino, che dovrebbero essere installate solo nei casi in cui, come previsto dalla legge, risulti tecnicamente impossibile l’installazione di una caldaia a condensazione.

Differenze Caldaia a Condensazione VS Caldaia Tradizionale
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Incentivi attivi: detrazioni fino al 50% con il Bonus Ristrutturazioni
Oggi l’unico incentivo realmente attivo per la sostituzione della caldaia è il Bonus Ristrutturazioni, che permette di ottenere una detrazione fiscale significativa sul costo complessivo dell’intervento.
Ecco come funziona:
- Detrazione del 50% se la sostituzione della caldaia rientra in lavori edilizi sulla prima casa con SCIA aperta.
- Detrazione del 36% se la sostituzione della caldaia rientra in lavori edilizi su 2° casa con SCIA aperta.
Il limite massimo detraibile è di 96.000 € totali per l’intera ristrutturazione, all’interno dei quali deve rientrare anche il costo della caldaia e della sua installazione.
La detrazione viene recuperata in 10 anni tramite dichiarazione dei redditi.
Per il 2025 si tratta dell’unico incentivo ancora utilizzabile per risparmiare sulla sostituzione di una caldaia vecchia con una nuova caldaia a condensazione.
Come calcolare la potenza della caldaia: formula, kW e criteri tecnici
Una delle domande più frequenti da parte dei consumatori riguarda proprio la potenza ideale della caldaia.
Calcolarla è fondamentale per evitare problemi: un modello troppo debole non scalda bene, uno troppo potente spreca gas.
La potenza dipende da:
- superficie e volume da riscaldare;
- isolamento termico;
- infissi;
- zona climatica;
- fabbisogno di acqua calda sanitaria.
In generale, la caldaia deve garantire un equilibrio tra prestazioni e consumi. Una valutazione professionale permette di definire la potenza ottimale, ma il primo step è sempre dimensionare correttamente in base ai metri quadrati e al volume dell’abitazione.
Quanti kW servono per riscaldare casa?
La potenza della caldaia va calcolata in maniera precisa e professionale. È utile in questo caso affidarsi al parere di un esperto, che potrà calcolare in maniera precisa il fabbisogno di calore dell’abitazione e, dopo attente valutazioni, consigliare la potenza ideale della caldaia per ogni contesto.
Ricordiamo che il calcolo della potenza esatta della caldaia, può facilmente essere effettuato da uno dei nostri installatori partner durante un sopralluogo preliminare, completamente gratuito e senza impegno.
Per effettuare una stima in autonomia, partiamo dal presupposto che il fabbisogno di calore necessario per ogni metro cubo di ambiente da riscaldare si avvicina a un valore di: 0,05 kW/mc (non confondere i metri cubi con i metri quadri). Questo valore può comunque oscillare in base ad altri fattori che vedremo in seguito.
Per avere dunque un’idea sommaria sulla potenza ideale della caldaia è possibile effettuare dei calcoli approssimativi, procedendo in questo modo:
- Si calcola il volume di ogni stanza soggetta a riscaldamento
Esempio pratico: la mia camera da letto misura 4×4 metri per un totale di 16 mq. L’altezza della camera è di 3 metri.
Per ottenere i mc della camera da letto moltiplico 16 x 3 = 48 mc - Si ripete lo stesso procedimento per ogni singola stanza dell’appartamento fino ad ottenere il totale.
- Una volta ottenuto il totale in mc dell’appartamento si moltiplica per 0,05 kW
Ecco un esempio reale di calcolo
Immagina un appartamento di 90 mq con altezza stanze 2,7 m:
- Volume totale = 90 mq × 2,7 m = 243 m³
- Fabbisogno termico medio ≈ 0,05 kW per m³
- Calcolo potenza caldaia per il riscaldamento: 243 m³ × 0,05 kW/m³ = 12,15 kW (arrotondiamo a 12 kW)
A questa potenza per il riscaldamento si aggiungono di solito circa 8–10 kW per la produzione di acqua calda sanitaria. Quindi:
12 kW (riscaldamento) + 10 kW (ACS) ≈ 22 kW
In pratica, per un appartamento di 80–100 mq con 1 bagno, una caldaia da 24 kW è quasi sempre la scelta corretta: garantisce comfort, buona produzione di acqua calda e non è sovradimensionata.
Altri fattori determinanti nella scelta della potenza ottimale della caldaia a gas sono:
- Tipologia di appartamento ed eventuali dispersioni termiche
- Presenza di ponti termici (classiche aperture, finestre, balconi)
- Orientamento/esposizione dell’appartamento
- Isolamento utilizzato nella muratura perimetrale
- Tipologia di infissi
A questo calcolo vanno aggiunti 10 kW per poter riscaldare efficientemente anche l’acqua del bagno e della cucina.
| Potenza kW | Superficie mq | Persone |
|---|---|---|
| 24kW | fino a 90mq | 3 |
| 28kW | da 90 a 130mq | 4-5 |
| 30kW | da 130 a 180mq | oltre 5 |
| 35kW | oltre 180mq | oltre 5 |
Nota Bene: Il calcolo effettuato è indicativo e non tiene conto delle condizioni climatiche, isolamento dell’abitazione e infissi. Ti invitiamo pertanto a contattare un installatore qualificato che ti saprà consigliare la potenza della Caldaia in kW ideale per le tue esigenze. Chiamaci subito allo 06 90202514 per parlare con un esperto o visita la nostra pagina dedicata per richiedere un sopralluogo e un preventivo gratuito per la sostituzione della caldaia.
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Differenze tra caldaie da 20, 24, 28, 30 e 35 kW
Quando si sceglie una caldaia a condensazione, capire la differenza tra 20, 24, 28, 30 e 35 kW è fondamentale per evitare sprechi e garantire comfort. La potenza incide direttamente sulla capacità di riscaldamento e sulla produzione di acqua calda sanitaria.
Di seguito trovi una guida semplice e pratica per capire quanti mq riscalda una caldaia da 24 kW, quali esigenze copre una caldaia da 28 kW, e quando invece è necessario salire a 30 o 35 kW.
Caldaia 20 kW: quando basta
Una caldaia da 20 kW è indicata per:
- piccoli appartamenti fino a 60–70 mq
- case molto ben isolate con bassi fabbisogni termici
- abitazioni con 1 solo bagno
- situazioni in cui l’acqua calda sanitaria non richiede grandi portate
È la scelta giusta quando si ha un impianto efficiente e non serve una forte produzione di ACS. Non adatta a case medio-grandi.
Caldaia 24 kW: appartamenti fino a 90 mq
La caldaia da 24 kW è il modello più diffuso in Italia perché offre il miglior equilibrio tra potenza, consumi e comfort.
Adatta per:
- appartamenti da 70 a 90 mq
- famiglie di 2–3 persone
- 1 bagno
riscaldamento standard con termosifoni
Caldaia 28 kW: case fino a 130 mq
La caldaia da 28 kW è perfetta quando serve più potenza o più acqua calda insieme.
Consigliata per:
- appartamenti o case tra 90 e 130 mq
- famiglie di 4–5 persone
- 1 bagno ampio o 2 bagni ma non usati contemporaneamente
- abitazioni con dispersioni termiche medie
Caldaia 30 kW: due bagni o case da 130 a 180 mq
La caldaia da 30 kW è pensata per esigenze più elevate, soprattutto nella produzione di ACS.
È indicata per:
- case tra 130 e 180 mq
- abitazioni con 2 bagni utilizzati contemporaneamente
- famiglie numerose
- case con dispersioni medie/alte
Caldaia 35 kW: villette, bifamiliari, case oltre 180 mq
La caldaia da 35 kW è una scelta potente per:
- villette e case oltre 180 mq
- abitazioni con 2–3 bagni sempre utilizzati
- impianti con forte dispersione termica
- necessità di grande portata di acqua calda sanitaria
È la soluzione per ambienti ampi o per famiglie numerose che richiedono acqua calda in più punti allo stesso tempo.
Vuoi sapere quanto costa una caldaia della potenza adeguata?
Se vuoi capire quanto risparmi con una caldaia a condensazione, puoi utilizzare il nostro simulatore online e valutare in modo chiaro la convenienza dell’intervento.
Prima, però, puoi approfondire i costi reali delle caldaie a condensazione grazie alla guida dedicata disponibile!
Il nostro simulatore per richiedete un preventivo sulla caldaia a condensazione sarà dunque in grado di fornirti un calcolo sui risparmi in bolletta in poco tempo e in questo modo avrai basi migliori per valutare la convenienza di una caldaia a condensazione.
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FAQ – Domande Frequenti
Come si calcola la potenza della caldaia?
Quanti mq riscalda una caldaia da 24 kW?
Quanti mq riscalda una caldaia da 28 kW?
Caldaia 30 kW quanti mq riscalda?
Che caldaia serve per 100 mq?
Caldaia per 120 mq quanti kW?
Come scegliere i kW della caldaia a condensazione?
Qual è la differenza tra una caldaia da 24 kW e una da 28 kW?
– 24 kW → fino a 90 mq e 1 bagno.
– 28 kW → fino a 130 mq e migliore gestione di più punti acqua.
Per famiglie da 3–5 persone la 28 kW è più indicata.
Quanti mq riscalda una caldaia da 20 kW?
Come calcolare la potenza della caldaia per una casa di 200 o 300 mq?
– 200 mq → servono 35 kW o più, a seconda dell’isolamento.
– 300 mq → servono sistemi oltre 35 kW, spesso con soluzioni combinate (due caldaie o sistemi ibridi).
Sommario:

Laureato in Economia e Commercio presso l’università La Sapienza di Roma. Attualmente Responsabile del Back Office di Abbassalebollette dopo una ventennale esperienza nel campo dell’energia e nella gestione di reti di installatori.
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2 Commenti su “Come scegliere la potenza della caldaia (kW): guida completa al dimensionamento corretto”
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18 Maggio 2022 alle 15:12
Visto : Che i parametri da contingentare sono molti, la mia domanda e’.
In un immobile costruito negli anni 70
con
tubazioni in rame in pressione il cui delta di temperatura medio andata ritorno acqua tecnica sara circa 5°C. E consigliabile installare una caldaia a condensazione. ( la condensa si produce con questo differenziale ).
19 Maggio 2022 alle 7:55
Ciao Enzo,
premettendo che la caldaia a condensazione è sempre la scelta migliore anche solo per la riduzione delle emissioni inquinanti (l’unico impedimento reale, ad oggi, può essere solo la canna fumaria ramificata nei condomini), proviamo a rendere semplice la soluzione al tuo problema.
La condensa si forma per via del contatto dei fumi di scarico (oltre 100 °C) con i tubi che contengono il fluido di ritorno dal circuito di riscaldamento. Più è bassa la temperatura di ritorno, più si sfrutta il fenomeno della condensa. Va da sè che, per migliorare le performance della caldaia e, dunque, ridurre i consumi, è importantissimo ridurre anche la temperatura di mandata all’impianto. Come consigliamo da sempre, la temperatura di mandata ideale, compatibilmente con la tipologia di impianto radiante, va dai 45 °C ai 55 °C. Per chi ha termosifoni classici in ghisa, la temperatura può essere portata anche intorno ai 60 °C, estendendo il tempo di accensione delle caldaia.
Quindi, se la caldaia viene impostata in questo modo può garantire importanti riduzioni dei consumi, anche su un vecchio impianto. Se, viceversa, si impostano temperature di mandata oltre il 75 °C, i risparmi saranno minimi e diventa difficile ammortizzare la caldaia in pochi anni (sempre ribadendo che i risparmi ci sono comunque e si riduce l’emissione di NOx e CO2 nell’aria intorno alla casa).
Lo Staff di Abbassalebollette.it